AIMAT 2023

«Progettare al meglio i materiali per l’oggi e per il domani»

Intervista a MariaPia Pedeferri, presidente dell’AIMAT - Associazione Italiana Ingegneria dei Materiali

di NICOLA CATENARO

Abbiamo intervistato MariaPia Pedeferri, presidente dell’AIMAT - Associazione Italiana Ingegneria dei Materiali a conclusione del convegno nazionale svoltosi a Catania, nelle sale delll'Hotel Plaza, dal 28 maggio al 1^ giugno. Futuro e importanza dei materiali, sostenibilità, sfide attuali del settore, contributi alla ricerca. Ecco il risultato di una conversazione a tutto campo con il vertice dell’associazione.

Presidente, da cosa nasce l’importanza del tema dei materiali oggi?
«Il tema dei materiali è un tema pervasivo in ogni tipologia di ricerca che si faccia. E l’importanza dell’ingegneria dei materiali, cioè la conoscenza della scienza e della tecnologia dei materiali, combinate insieme, è fondamentale per scegliere al meglio e al contempo progettare i materiali per l’oggi e per il domani, affinché siano il più possibile sostenibili e abbiano una durabilità elevata oltre che soddisfare tutte le performance che vanno crescendo, in termini di requisiti, negli anni. Questi sono i temi caldi, declinati nei contesti più vari nel convegno che abbiamo organizzato, dal made in Italy all’aerospazio. Non è un caso che il nuovo presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente, nominato nei giorni del nostro meeting a Catania, sia un docente del nostro settore scientifico. Ciò indica l’importanza e il ruolo dei materiali nella società attuale».

La sostenibilità è l’elemento che accomuna tutte le sfide dei materiali?
«Un solo aggettivo non riuscirebbe a comprendere tutte le sfaccettature. Ci sono parole ed espressioni che siamo abituati ad ascoltare ogni giorno e che sono diventate di uso comune, come sostenibilità ed economia circolare, ma è indubbio che progettare e realizzare al meglio i materiali sia fondamentale per tutta la società».

Oggi l’ingegnere dei materiali quali competenze deve avere?
«Deve sicuramente avere delle forti competenze tecniche e scientifiche di base. Il mondo dei materiali è sterminato ed è andato crescendo nel tempo, per cui l’ingegnere che se ne interessa deve avere una conoscenza generale di base per poi focalizzare la propria attenzione su specifici campi di ricerca e specifiche applicazioni. Deve anche chiaramente sapere quali sono le ultime tecnologie e gli ultimi risvolti delle tecnologie e della scienza di base in connessione tra loro».

Aerospace, automotive, edilizia: quali di questi settori cambieranno per primi se pensiamo ai materiali che utilizzano?
«Tutti stanno cambiando. Con velocità diverse e comunicazioni diverse. È indubbio che ci sono alcuni settori, come l’aerospazio, in cui la velocità d’innovazione o meglio la velocità con cui si riescono a utilizzare materiali è crescente, mentre ci sono settori più consolidati e caratterizzati da una minor velocità di applicazione, ma tutti sono portati all’utilizzo di nuovi materiali proprio per far fronte alle sfide che non possiamo neanche più definire del futuro ma dell’oggi».

L’Italia cosa sta dando in termini di contributo alla ricerca in queste sfide?
«L’Italia sta dando tanto e il convegno che abbiamo organizzato, molto partecipato, è stato la dimostrazione di quanto fermento e fervore ci siano nell’area dei materiali da parte di docenti e ricercatori e di quanto interesse si registri nei confronti delle applicazioni derivanti dall’ingegneria dei materiali e in favore delle sinergie con le aziende con cui si collabora quotidianamente».

Chi potrebbe fare di più in queste sfide?
«È fin troppo semplice rispondere. Se ci fossero più finanziamenti per la ricerca, saremmo tutti molto più felici. Come è noto, infatti, l’Italia non brilla in questo. Una sinergia con le imprese e con il sistema Paese tutto e più finanziamenti alla ricerca sono fondamentali per un’accelerazione della ricerca e del trasferimento della ricerca».

CHI È

MariaPia Pedeferri è professoressa ordinaria di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso il Politecnico di Milano. Laurea con lode e dottorato in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano e ETH di Zurigo. È stata direttrice di Dipartimento di Chimica Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano e membro del Senato Accademico del Politecnico di Milano. È attualmente delegata del Rettore del Politecnico di Milano alla Promozione e Orientamento. Fa parte del Consiglio Scientifico dell’Institut Mines-Télécom. Ha ricoperto il ruolo di responsabile in numerosi progetti di ricerca anche in collaborazione con il mondo industriale. La sua attività scientifica ha coperto settori relativi alla scienza e tecnologia dei Materiali, la durabilità dei materiali e i materiali per il design. Autrice oltre 200 pubblicazioni scientifiche nazionali e di numerosi libri, ricopre il ruolo di Editor in Chief della Rivista “Journal of applied biomaterials and functional materials”. MariaPia Pedeferri dal 2021 è Presidente di AIMAT, Associazione italiana d’Ingegneria dei Materiali.

 

Archiviato in: Mondo accademico, Biocompositi
Iscriviti alla newsletter
Diventa nostro Sponsor
Area Aziende

I nostri sponsor
Partner istituzionali
Astrelia sviluppa siti internet e applicazioni mobile/desktop anche per iPhone iPad e Android a San Benedetto del Tronto, Roma, Ascoli Piceno, Marche