Il mercato globale dei compositi in fibra naturale era valutato in 4,46 miliardi di dollari nel 2016. È probabile che registrerà un tasso annuo di crescita (CAGR) dell'11,8% dal 2016 al 2024. Una domanda vertiginosa di prodotti leggeri proveniente dall'industria automotive e la crescente consapevolezza sui prodotti verdi sono tra i fattori chiave che rafforzano la crescita del mercato. Tuttavia, la sensibilità all'umidità di questi materiali è destinata a ostacolare questa crescita.
Le fibre naturali sono materiali a base biologica fabbricati con prodotti come legno, cotone, lino, kenaf e canapa. Tutti meno dannosi per l'ambiente e facilmente reperibili. Le materie prime utilizzate per la produzione di compositi in fibre naturali sono rispettose dell'ambiente e hanno il potenziale per sostituire le fibre sintetiche negli anni a venire. La crescente consapevolezza dei prodotti verdi, l'aumento del reddito disponibile dei consumatori, la crescente inclinazione verso prodotti eco-compatibili e l'urgente diffusione di prodotti riciclabili giocheranno probabilmente un ruolo fondamentale nella crescita di questo mercato.
I compositi in fibra naturale (NFC, ovvero Natural Fibre Composites) sono dal 25 al 30% più resistenti delle fibre di vetro dello stesso peso. I compositi realizzati con fibre naturali aiutano inoltre a ridurre il peso dei componenti, riducendo così il consumo energetico totale. Infine, il processo di stampaggio NFC consuma meno energia rispetto allo stampaggio in fibra di vetro, riducendo i costi di produzione del 10%. Tuttavia, la loro sensibilità all'umidità e il debole legame con le matrici polimeriche potrebbero ostacolare le loro prospettive di crescita. Poiché assorbono l'umidità, che si traduce in un rigonfiamento delle fibre, la loro applicazione nell'industria automotive è di fatto limitata agli interni delle auto.
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12 ottobre 2020