di NICOLA CATENARO
Portale Compositi e Composites Portal proseguono le interviste su "Il futuro dei compositi" e, questa volta, incontrano Angelo Raffaele Pelillo, vice presidente della FIA Electric and New Energy Championship Commission. Ecco il risultato della conversazione avuta con l'esperto italiano.
Avvocato, soltanto cinque anni fa il tema della mobilità elettrica non era all’ordine del giorno. Perché oggi è diventato così importante? Qual è stato secondo lei il punto di svolta?
«Molte ragioni hanno contribuito, senza dubbio. Una di queste, forse la prima, è l’aumento del livello di attenzione comune sui problemi ambientali, la mobilità e le nuove scelte di sostenibilità: ad esempio, è significativo che il nuovo governo europeo si sia concentrato sulle misure verdi. È un tema delicato, lo so, e mi aspettavo che questa nuova sensibilità sarebbe stata presa più seriamente dopo la pandemia e in conseguenza di questa, tuttavia nuove misure politiche, italiane ed europe, vanno verso l’attivazione di misure monetarie per aumentare la mobilità alternativa».
Quante chance ha l’auto elettrica di sostituire le vetture tradizionali?
«Per quello che vedo, le energie alternative, principalmente elettriche, garantiscono immediatamente la possibilità di ricostruire, prima di tutto, i trasporti pubblici, i servizi pubblici e la mobilità individuale, aumentata a causa del Covid, vicino e intorno alle città, dove i punti di ricarica pubblici sono più disponibili. Allo stesso tempo, ma più lentamente, con l’aumento dei punti di ricarica all’esterno delle città, possiamo sostenere il successo definitivo delle auto elettriche e ottenere anche un rinnovo del parco auto circolante, che in Italia, ad esempio, è tra i più vecchi del mondo».
In una vettura elettrica, il peso delle batterie costituisce ancora un problema. Secondo lei, le aziende produttrici di auto stanno facendo abbastanza per impiegare materiali più leggeri come i compositi nella costruzione delle nuove vetture e cosa si potrebbe fare di più in questa direzione?
«Di sicuro. I compositi sono una parte decisiva di questa sfida e probabilmente l'unico modo per le auto sportive e le supercar di utilizzare le energie elettriche per ottenere i risultati migliori».
Cosa dobbiamo realmente intendere per mobilità sostenibile?
«La mobilità sostenibile secondo me è un sistema complesso in cui i requisiti di protezione ambientale, le nuove forme di mobilità e i relativi costi devono essere bilanciati; ma soltanto se abbandoneremo i pregiudizi per le nuove risorse e non ci saranno conflitti ideologici tra nuove sensibilità e vecchie passioni. È il campo, probabilmente il principale, attraverso il quale possiamo dare una nuova forma alle città e possiamo ricostruire, soprattutto in Italia, tutto il sistema di trasporto pubblico».
Quale sarà l’auto del futuro?
«L’auto del futuro deve soddisfare prima di tutto ciò di cui stiamo discutendo ora, ma tenendo presente due opposte riflessioni: dopo la pandemia, la condivisione sarà difficile da accettare velocemente, almeno fuori dal trasporto familiare, e questo si rifletterà sulle scelte dei produttori. Accanto a questo, il mercato delle supercar, anche grazie alle nuove tecnologie, sarà sempre più interessante e pieno di opportunità».
CHI È
Angelo Raffaele Pelillo è nato nel 1970 a Teramo, dove vive e lavora. Avvocato amministrativista, esperto in diritto dell’ambiente, dell’energia e dello sport. Già Presidente della Commissione Etica dell’Automobile Club d’Italia, dal 2017 è stato nominato alla guida della Commissione Energie Alternative dell’Ente. Dal 2018 è componente della Commissione Energie Alternative (Eneec) presso la FIA – Federazione Internazionale dell’Automobile, nell’ambito della quale ha successivamente assunto il ruolo di Coordinatore dei Gruppi di Lavoro responsabili della programmazione dei regolamenti e dal marzo 2020 ne è diventato Vice Presidente.
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22 luglio 2020