«Spero di prendere Wally, stiamo negoziando da mesi. Ci crediamo molto perché è un marchio straordinario, sinergico con gli altri brand del gruppo Ferretti ma è un’operazione molto complicata». Parole dell’amministratore delegato Alberto Galassi, riportate oggi dal Corriere della Sera. Secondo Galassi, a capo dei cantieri rilevati dai cinesi di Weichai e partecipati con il 13,2% da Pietro Ferrari, «l’accordo potrebbe chiudersi all’inizio del prossimo anno se le condizioni a cui è sottoposta l’intesa si realizzeranno».
Ferretti, rilevano nell'articolo le autrici Francesca Basso e Daniela Polizzi, è uno dei maggiori gruppi nazionali della nautica (623 milioni il valore della produzione nel 2017) e Wally è un marchio icona di design e tecnologia che, grazie all’intuizione del fondatore Luca Bassani, ha rivoluzionato il mondo delle barche a vela introducendo per primo la fibra di carbonio e l’automatizzazione delle manovre.
Il nuovo Wally 145 di Marco Tronchetti Provera è in costruzione nei cantieri Persico Marine di Massa Carrara. Tra le complessità dell’operazione – spiega Galassi – c’è l’individuazione di «un sito dedicato» perché la società di Bassani non possiede più cantieri. Ferretti è alla ricerca da mesi di un nuovo sito produttivo per la costruzione di maxi yacht. L’annuncio è atteso a settembre, in coincidenza con il Salone di Cannes, quando avrebbe dovuto comunicare anche il nome dell’acquisizione di un marchio.
Se lo shopping andrà in porto, Ferretti metterà a segno una mossa chiave nel settore della nautica. L’investimento (si dice tra 25 e 30 milioni di euro) segnerà il debutto del gruppo negli yacht a vela e amplierà la sua scuderia che include marchi storici come Pershing, Itama, Mochi Craft, Riva, CRN e Custom Line. E segnerà l’arrivo in Italia di Wally che ha sede a Montecarlo.
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29 agosto 2018