Rivoluzionare l’industria manifatturiera utilizzando la stampa 3D e la tecnologia robotica. E' quello che intende fare la startup palermitana OCORE, nata dall’esperienza di Livrea Yacht e cresciuta nell'ambito dell'ottimizzazione strutturale di imbarcazioni ad alte prestazioni con applicazioni di nuove tecnologie come l’additive manufacturing.
OCORE, che sta per Organic Core, dopo essere salita sul podio dell’ultima edizione di Start Cup Palermo e della Start Cup Sicilia, parteciperà alla 15esima edizione del Premio Nazionale dell’Innovazione che si svolgerà a Napoli il 1° dicembre, gareggiando a pieni titoli nella sezione “Industrial”.
I due soci fondatori, Francesco Belvisi e Daniele Cevola, hanno affrontato a partire dal 2013 il tema della fabbricazione additiva su grande scala, con un particolare focus sull’ambito marino e hanno collaborato con i dipartimenti di R&D di multinazionali nel campo di materiali compositi e software, sviluppando un’intensa collaborazione con Autodesk US, Kuka robotics e l’azienda tedesca Lehvoss.
La startup OCORE e Livrea Yacht sono due realtà distinte, ma unite oltre che dai fondatori, anche dalla passione per le alte prestazioni la prima in ambito progettuale a 360 gradi, la seconda in contesto marine. Grazie alle diverse collaborazioni è oggi in corso un pionieristico progetto pilota: la costruzione della prima imbarcazione stampata interamente in 3D che parteciperà ad una competizione oceanica nel 2019 (MINI TRANSAT).
L’innovazione della startup OCORE è incentrata sul mercato delle plastiche rinforzate con fibre di carbonio (CRP) e vetro (GRP) ad alte prestazioni, in particolare sull’integrazione dei processi di produzione digitale permettendo così di realizzare componenti di grandi dimensioni.
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27 novembre 2017