SUV

Purosangue, il SUV Ferrari con tetto in fibra di carbonio (di serie)

La presentazione è avvenuta due giorni fa nella suggestiva cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa)

Dopo un’attesa durata anni, è stata presentata la Ferrari Purosangue, prima vettura a quattro porte e quattro sedili creata dalla Casa di Maranello nei suoi 75 anni di storia. La presentazione è avvenuta due giorni fa nella suggestiva cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa).

La Ferrari Purosangue è infatti l’unica vettura di queste proporzioni ad adottare un V12 aspirato in posizione centrale-anteriore: il propulsore più iconico della Casa di Maranello debutta in un’inedita configurazione che permette all’auto di erogare la maggiore potenza del segmento (725 cv) associata al sound più coinvolgente e rappresentativo del marchio. Inoltre, è in grado di fornire l’80% della coppia già ai bassi regimi, per emozioni di guida uniche in tutte le condizioni di utilizzo.

Lo studio aerodinamico della Ferrari Purosangue ha ricercato la massima efficienza di carrozzeria, sottoscocca ed estrattore posteriore. Tra le soluzioni inedite, la sinergia tra paraurti e codolino anteriore che crea un air curtain per sigillare aerodinamicamente le ruote anteriori, annullando così le turbolenze trasversali.

La Casa di Maranello ha dotato la Ferrari Purosangue dell’ultima versione dei sistemi di dinamica veicolo introdotti nelle sue supersportive, come il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti o l’ABS ‘evo’ con sensore 6-way Chassis Dynamic Sensor (6w-CDS). Fa il suo debutto assoluto nella Ferrari Purosangue, invece, il sistema di sospensioni attive Ferrari in grado di regolare trasferimenti di carico e rollio in curva, nonché il contatto tra ruote e suolo anche alle alte frequenze, per ottenere prestazioni e feeling di guida paragonabili solo a quelli offerti dalle sportive di Maranello.

Il nuovo telaio è dotato di tetto in fibra di carbonio di serie, per ridurre il peso e abbassare il baricentro. La progettazione ex novo della scocca ha permesso di creare un sistema di apertura controvento delle porte posteriori (welcome doors), per agevolare ingresso e uscita degli occupanti mantenendo al contempo più compatta la Ferrari Purosangue. Al suo interno trovano spazio quattro ampie poltrone riscaldate con comandi elettrici, in grado di ospitare in tutta comodità altrettanti adulti. Il bagagliaio, il più capiente mai proposto in una vettura di Maranello, può essere reso ancor più spazioso reclinando i sedili posteriori per il trasporto di oggetti ingombranti.

Naturalmente, la Ferrari Purosangue adotta una posizione di guida più alta rispetto a quella del resto della gamma; tuttavia, la configurazione è la stessa, affinché il pilota sia vicino al pianale e riesca a sentirsi in relazione diretta con il telaio, condizione necessaria per ottenere una connessione ottimale con le doti dinamiche della vettura.

IL TELAIO E LA SCOCCA

Il telaio della Ferrari Purosangue, completamente nuovo, è stato progettato partendo da un foglio bianco allo scopo di ottenere una struttura dalla rigidità torsionale eccellente; realizzato completamente in leghe di alluminio alto-resistenziali, si avvale dell’enorme esperienza di Ferrari nell’uso di tali materiali leggeri. Insieme agli elementi strutturali della scocca costituisce una struttura composta da profilati estrusi a sezione chiusa, connessi mediante fusioni, ai quali sono integrati gli elementi portanti in lamiera.

Il telaio così progettato ha un peso ridotto rispetto a quello delle altre vetture a quattro posti della Casa di Maranello, nonostante le sue dimensioni siano maggiori. Il miglioramento di rigidezza torsionale (+30%) e flessionale (+25%) sono stati fondamentali per migliorare il livello di assorbimento vibrazionale e acustico delle asperità stradali, oltre a donare una sensazione di guida solida e stabile.

L’ampio utilizzo di fusioni cave a spessore sottile, ottenute tramite l’utilizzo di anime interne, ha contribuito a ottimizzare la struttura e massimizzarne le prestazioni, oltre a garantire una maggiore continuità delle linee di carico per la massima sicurezza degli occupanti. L’utilizzo di questa tecnologia assicura inoltre una maggiore integrazione tra le componenti, ne riduce il numero e di conseguenza diminuisce anche le linee di saldatura.

La scocca è stata realizzata in materiali che vanno dall’alluminio alla fibra di carbonio, introducendo nei punti nevralgici acciaio alto-resistenziale e affiancando alle giunzioni meccaniche incollaggi strutturali. Combinando materiali molto diversi tra loro si è garantita la massima resistenza della struttura ove necessario, alleggerendola invece nelle aree non sottoposte a stress. L’acciaio alto-resistenziale è impiegato sulle barre anti-intrusione, i rinforzi dei nodi principali e il montante centrale. Il livello maniacale di dettaglio della progettazione si evince dall’utilizzo di materiali diversi persino nella realizzazione di un singolo componente, come per esempio la mono-cerniera della porta posteriore: la parte fissa è in lega di alluminio, mentre la parte mobile è uno stampato a caldo in acciaio.

Il padiglione, monoguscio in fibra di carbonio con insonorizzante annegato, è completamente nuovo e presenta una rigidezza pari a quella di un padiglione in vetro, oltre a un peso del 20% in meno rispetto a uno in alluminio con insonorizzante. Dal punto di vista ergonomico viene offerto il massimo spazio di ingresso in vettura, mantenendo comunque il passo contenuto, tramite l’apertura delle porte anteriori a 63° (+5° rispetto al resto della gamma) affiancata a due inedite porte posteriori con apertura elettrica controvento a 79°. Tale sistema, che ricorda l’apertura del cofano della Ferrari Monza SP1/SP2 e di altre leggendarie Ferrari del passato, ha permesso ai tecnici di Maranello di progettare forme più estreme nella zona del montante anteriore. Le cerniere a collo d’oca, realizzate in alluminio, garantiscono la massima solidità e stabilità al cofano durante le fasi di apertura.

Il portellone posteriore è dotato di apertura elettrica tramite 2 stabilus che ne consentono l’apertura a 73°, al fine di agevolare l’accesso al baule e poter caricare con semplicità anche i bagagli più voluminosi. Le cerniere a collo d’oca, infine, hanno permesso di realizzare forme non convenzionali anche nell’area dello spoiler superiore.

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