Nel corso degli anni l'ingegneria civile ha sviluppato in misura sempre maggiore il settore infrastrutturale antisismico, fino a prevedere che tutte le opere debbano rispondere a particolari requisiti costruttivi.
Lo scopo del brevetto SHELLIFE (Il “Guscio per la vita”), messo a punto dall’ingegnere Matteo Gatto, è quello di mettere a disposizione un prodotto “salvavita”, in grado di proteggere l’individuo in casi di pericolo estremo e quando oramai gli strumenti o i dispositivi disponibili cessano per incapacità oggettiva, quali ad esempio crolli di intere strutture.
Il prodotto salvavita è stato progettato e brevettato non con lo scopo di salvaguardare l’infrastruttura, ma di offrire all’uomo protezione in situazioni sostanzialmente oramai irrimediabili come ad esempio i crolli in caso di terremoti.
Può trovare applicazione in ambiti e settori tra loro differenti, dal settore residenziale a quello alberghiero e scolastico, nelle aziende, negli uffici pubblici e privati e nelle infrastrutture sportive. Il brevetto, già rilasciato in Italia e a livello internazionale, consiste nel realizzare un modulo protettivo in grado di ospitare (per ciascuna capsula) fino a 4 persone (2 adulti e 2 bambini) e di essere utilizzabile sia in edifici multipiano di nuova costruzione sia per equipaggiare edifici multipiano già esistenti.
Il modulo può essere inserito all’interno di una normale abitazione (ufficio o altro ambiente), senza alterarne in misura significativa la destinazione d’uso, anzi diventando esso stesso elemento d’arredo.
Il modulo, preventivamente sottoposto a test virtuali (crash-test), viene realizzato in materiale composito di ultimissima generazione, in collaborazione con il gruppo italiano Carbopress/Acs, ed in particolare integralmente in fibra di carbonio o combinazione modello “sandwich” di fibra di carbonio e altri materiali con elevata resistenza meccanica.
All’interno della capsula è prevista l’allocazione di un sistema di rilevamento della posizione e un impianto di pressurizzazione e ricambio aria. Sono previsti anche una serie di sistemi di protezione individuale “passivi” della persona ed in particolare: cinture di sicurezza e airbag oltre alla totale imbottitura della superficie interna mediante materiale in grado di attutire eventuali contraccolpi.
La startup proprietaria del brevetto e del relativo modello di utilità, “SHELLIFE”, messa in piedi dall’ingegner Matteo Gatto, sta individuando sul mercato finanziario uno o più soggetti finanziatori che, tramite una joint-venture o l’utilizzo di fondi di investimento, possano non solo mettere in produzione il prototipo ma sviluppare e conseguire, in linea con quanto sta già avvenendo, competenze e know-how per la progettazione e prototipazione di nuovi sistemi per la salvaguardia delle persone in caso di calamità naturali ed ambientali (eventi tellurici, tsunami, dissesti idrogeologici, tornado, ecc.).
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28 novembre 2016