Per la produzione dei componenti del razzo Ariane 6, la Roth Composite Machinery di Steffenberg ha sviluppato un impianto di filament winding. È stato progettato in stretta collaborazione con l'italiana Avio, leader nella produzione di sistemi di propulsione spaziale con sede a Colleferro, in Italia. Qui la società produce i cosiddetti booster - i propulsori per Ariane 6 - utilizzando la nuova macchina Roth. Dal 2020, infatti si prevede che Ariane effettui trasporti aerospaziali di satelliti per l'Agenzia spaziale europea ESA.
Avio e Roth Composite Machinery hanno sfruttato l'esperienza comune messa in campo nei progetti Ariane 5 e Vega nonché il know-how tecnologico e applicativo sviluppato per decenni.
Si tratta di uno dei più grandi impianti al mondo mai realizzati da Roth Composite Machinery. Con una lunghezza massima di 17 metri e un diametro di 3,6 metri, il mandrino di avvolgimento pesa circa 120 tonnellate. L'impianto è dotato di tre carrelli per tre diversi processi di avvolgimento: ogni carrello ha una lunghezza di 7,4 metri e si sposta fino a 90 metri al minuto.
Il primo carrello viene utilizzato per avvolgere il nastro di protezione contro il mandrino nella costruzione dei compositi senza stampo. Dopo la vulcanizzazione del nastro, il processo di avvolgimento Towpreg viene effettuato utilizzando il secondo carrello. Il terzo carrello è dotato di una testina di consegna della fibra per la posa automatica del nastro (ATL) che è stata brevettata da Avio. Questa tecnologia consente la posa esatta del nastro con conseguente forme geometriche complesse per le parti di attacco dei boosters. La rifilatura del nastro viene eseguita per mezzo di una testa di taglio ad ultrasuoni. La tecnologia ATL è stata sviluppata da Avio insieme a Roth e ad un altro partner italiano.
I booster di Ariane 6 hanno una lunghezza di circa 15 metri e un diametro fino a 3,6 metri.
-
-
27 giugno 2018
